Fabio Marabini, presidente Federazione Cricket, è com’è stato il 2021? Ci fa una sintesi di quest’anno che si sta chiudendo?
E’ stato un anno molto importante dal punto di vista tecnico e dal punto di vista agonistico. Ma non solo. Anno di crescita e di soddisfazioni. Quest’anno siamo riusciti a giocare più di 700 partite di Cricket. Che significa che la missione che ci eravamo dati di “fare più cricket per tutti” è stata compiuta. La bella notizia quindi è che nel 2021 di cricket se ne è giocato tanto. I ragazzini hanno ripreso a giocare, ed è una bella notizia. Anche la Nazionale ha ricominciato a giocare. Sono state 32 partite giocate dalla Nazionale e questo dato è altrettanto significativo perché non si era mai giocato così tanto a livello internazionale, battendo anche l’Inghilterra in una storica partita che ricorderemo nei nostri annali. La Nazionale femminile ha fatto il suo esordio in un torneo internazionale, giocando contro l’Austria. Numeri positivi, numeri in crescita: 2200 tesserati agonisti (sono cresciuti anche questi rispetto allo scorso anno), 63 società sportive affiliate alla Federazione (altro numero in crescita), 9 campionati nazionali.
Un anno davvero positivo, visti i numeri…
I numeri da soli non possono bastare a dire se un movimento sia davvero maturo. Noi sappiamo che molto resta da fare. I campi nuovi sono la priorità e purtroppo la strada è ancora lunga. Questo pezzo di missione, in un anno di pandemia non è stato facile da portare avanti e ne siamo tutti consapevoli. Ma non ci siamo dati per vinti e abbiamo portato avanti dei progetti di fattibilità e incontri per sviluppare questa parte. Sappiamo che fintanto che non avremo più campi dove giocare non potremo davvero crescere. La nostra ambizione è quella di avere più campi in uno stesso impianto dove poter far giocare i giovani, le donne e gli uomini nello stesso tempo. Come fanno in altri sport. Fino ad allora non potremo dire veramente di essere cresciuti.
Come si stanno comportando le società affiliate a Federazione?
Le Società sono cresciute numericamente, segno che si sente il bisogno e la volontà di essere riconosciuti e di far parte di un movimento federale. La nostra speranza è che cresca anche la consapevolezza di quanto sia importante fare sviluppo, avere dirigenti formati, accompagnatori per i settori giovanili. Abbiamo bisogno di giocatori ed ex giocatori che abbiano voglia di diventare allenatori e arbitri. Ma non solo. Abbiamo bisogno di formatori che vadano nelle scuole a promuovere il nostro sport tra gli insegnanti e i ragazzini. Questo patrimonio umano deve arrivare dalle Società.
Si tratta di sfide ambiziose. Che tempi si è data Federazione?
Sfide ambiziose ma necessarie. In questo momento qualcosa si sta già muovendo. Per fare queste cose ci vogliono anni e Federazione sta mettendo in pista delle attività a livello di Governance per favorire lo sviluppo. Sono convinto che nei prossimi anni ci arriveremo. La Federazione deve guardare lontano, deve fare piani a 10 anni perché non sarebbe realistico pensare troppo a breve, 1 o 2 anni. Realizzare i campi, coinvolgere i giocatori, le squadre federali e non, è un progetto che una federazione piccola come la nostra può realizzare solo con uno sguardo decennale. Per fare tutto questo Federazione ha bisogno di valorizzare il suo prodotto a 360 gradi.
Cosa ha fatto Federazione per incrementare la visibilità e la comunicazione del Cricket?
Quest’anno era un anno importante perché era il 40esimo anniversario della Federazione Italiana Cricket. Abbiamo fatto molte cose. Tre sono quelle che voglio ricordare. Siamo riusciti a far arrivare il cricket su Topolino, il fumetto per eccellenza, ed era uno degli obiettivi principali che ci eravamo dati a inizio anno, quello di andare a parlare ai bambini. Ma non solo. Con la storica vittoria dell’Italia sulla Gran Bretagna al T10 siamo stati intervistati su radio e TV nazionali, abbiamo raccontato il cricket e molti giornali hanno ripreso la nostra storia. Abbiamo colto tutte le occasioni di visibilità massimizzando la nostra presenza sui media italiani per raccontare il nostro modo di giocare, i nostri valori. E poi la nostra visibilità sulle piattaforme Social che continua a crescere nonostante siamo una Federazione di dimensioni piccole con un piccolo budget dedicato alla comunicazione.
🏏🇮🇹 Storica vittoria degli azzurri contro l'Inghilterra, i maestri del gioco, nel T10 European Cricket Championship! 😍😍😍 pic.twitter.com/9pOxSBD5LB
— Federazione Cricket (@FedCricket) September 29, 2021
Quanto conta la dimensione di una Federazione per portare avanti i propri progetti di promozione e comunicazione?
Conta parecchio, perché non abbiamo certo i budget milionari di federazioni che in Italia vantano numeri più consistenti dei nostri. Però nel nostro piccolo possiamo di dire di essere l’unica Federazione in Italia a fare milioni di visualizzazioni delle trasmissioni via streaming del proprio prodotto. Su youtube siamo riusciti a fare 150.000 visualizzazioni al giorno durante le partite dell’European Cricket Series. Ma sulla piattaforma indiana Fancode facciamo punte da un milione e mezzo, due milioni di visualizzazioni al giorno. Sono numeri importanti. Ma se parliamo dell’European Cricket Championship siamo arrivati a fare 40 milioni di visualizzazioni al giorno. Ripeto, numeri che nessun’altra federazione italiana fa con le risorse di cui disponiamo noi. E se queste non sono di nostra produzione, abbiamo per la prima volta realizzato con discreti risultati una diretta video di nostra produzione mandando in onda la partita di esordio del campionato International T20 femminile della Nazionale italiana contro l’Austria. Era senza commento, lo sappiamo, ma è stato un primo passo importante di cui siamo molto fieri. Fa parte della curva di apprendimento. Da qui possiamo solo crescere.
A proposito di valori: cosa sta facendo Federazione per comunicarli?
Siamo riusciti a fare un grossissimo lavoro sui valori in cui la Federazione crede. Come ad esempio la Sostenibilità grazie al progetto che abbiamo fatto in collaborazione con Treedom, ossia associare il gesto tecnico del nostro sport ad un progetto di riforestazione in Camerun per restituire al pianeta l’ossigeno sottratto con la costruzione delle mazze da cricket dei giocatori italiani. Siamo la prima federazione sportiva ad aver portato avanti un progetto di questo tipo a livello internazionale e ICC ha premiato la nostra idea e il nostro impegno consegnandoci l’ICC Award come miglior progetto per la Sostenibilità. Ma non è l’unico premio che abbiamo ricevuto quest’anno. Il progetto nelle scuole Cricket Mania che abbiamo lanciato lo scorso anno e portato avanti quest’anno è piaciuto molto non solo al Ministero dell’Istruzione che ha rilasciato una menzione speciale, ma anche ad ICC che ha assegnato a Federazione un ulteriore Award come miglior progetto di promozione europeo.
Come valuta il lavoro fatto dal Consiglio Federale per raggiungere gli obiettivi che vi siete dati?
A livello di Consiglio Federale e a livello di Società Sportive nella valutazione del lavoro che è stato fatto (ed è stato davvero tanto) dobbiamo tenere conto del fatto che il vero problema che abbiamo in questo momento è quello delle risorse. Per fare di più e più velocemente avremmo bisogno di avere più risorse. Quest’anno abbiamo elargito molti contributi, sia Federali che governativi. Siamo riusciti ad avviare un progetto con il nostro sponsor tecnico Macron, che ci ha consentito di far avere alle squadre materiale tecnicamente valido ad un prezzo contenuto, con un grosso contributo economico da parte della Federazione. Il Cricket italiano è in una fase di crescita. La nostra voglia di giocare è in grado di superare qualsiasi ostacolo. Non escludo che un domani si debba chiedere uno sforzo in più alle Società Sportive, qualche sacrificio in più, ma siamo i primi a farne. Auspico che per il futuro Federazione continui ad essere in grado di andare avanti senza dover chiedere ulteriori sacrifici alle Società Sportive, ma se dovesse succedere, sono certo che le Società capiranno che ogni sacrificio in più richiesto sarà per il bene del Cricket.
C’è qualcuno che vuole ricordare in particolare quest’anno?
Ringrazio tutto il Consiglio Federale, tutto lo staff tecnico che ha seguito le Nazionali, gli allenatori, i manager e gli atleti che hanno dato il massimo. Ringrazio lo staff federale che ha collaborato alla comunicazione e alla segreteria, il Segretario Generale. Ringrazio il Collegio Sindacale per averci assistito con puntuale professionalità, ringrazio la Dottoressa Sodaro per essere sempre stata presente nel riempirci di buoni consigli su come far crescere l’azienda Federazione e su come spendere bene i soldi della Federazione. Grazie a tutte le Società sportive affiliate e ai giocatori per averci messo anima e corpo a prescindere dal risultato e speriamo che la stagione prossima sia più lunga, più intensa e ancora più combattuta di quest’ultima. Un ringraziamento anche al Presidente Onorario Simone Gambino che ci è sempre vicino. Un grazie particolare infine al Vicepresidente Lorena Haz e Prabath Ekneligoda che con la dedizione loro e del loro staff han permesso che tutte le tessere si incastrassero al meglio sul loro campo di Roma, ospitando torneo femminile, finali ECS e dei campionati, e tutto ha funzionato alla grande. Direi che possiamo solo migliorare. Viva il Cricket.