Inizia in maniera sfortunata il cammino della Nazionale italiana nell’European Cricket Championship T10 di Malaga (Spagna). Dopo i primi due giorni di gare gli azzurri sono ancora alla ricerca della loro prima vittoria. La squadra, composta esclusivamente da giocatori espressione del campionato nazionale, ha mostrato buone qualità sull’ovale ma questo non è stato sufficiente per muovere la classifica.
Gara 1: Germania 112/7 (10) batte Italia 111/5 (10) per 3 wickets
La migliore partita degli azzurri in queste prime giornate del torneo finisce con una sconfitta all’ultima palla con un solo punto di margine, decisa dal six decisivo del tedesco Sreekesh Srinivas.
La nazionale riesce a superare un inizio difficile (wicket al terzo lancio) riuscendo a stabilire delle buone partnership. In mostra il capitano Baljit Singh (32 punti in 13 palle con 6 boundaries) e l’esordiente Amir Sharif (24 runs in 8 palle con 2 fours e 2 sixes). Con solo 21 runs negli ultimi tre overs, però, l’attacco dà la possibilità ai tedeschi di tornare in partita, e l’occasione viene sfruttata. I bowlers riescono a ottenere due eliminazioni nei primi due overs ma non a fermare Rohit Singh, i cui 57 punti not out costituiscono più della metà del totale della Germania. Decisivo l’ottavo over in cui l’attacco tedesco segna 23 punti contro Jaspreet Singh. Due wicket negli ultimi sei lanci da parte di Sharif portano l’Italia a una sola palla dalla vittoria, ma la battuta di Srinivas fa arrivare la sconfitta.
Ancora scosso dalla sconfitta dell’esordio, l’attacco italiano fatica a ingranare nella seconda gara, contro la Repubblica Ceca. La parte alta dell’ordine di battuta non riesce a trovare la costanza per produrre punti, e nessuno dei primi 5 battitori supera le 15 runs. A risollevare il punteggio fino ad arrivare al target di 103 ci pensano i 22 punti di Ammad Khan (Brescia) e soprattutto i 45 not out con 8 boundaries di Muhammad Imran (Jinnah). I bowlers azzurri ottengono il primo wicket dopo 7 lanci con solo 4 punti sul tabellone per gli avversari, ma non riescono ad arginare la partnership tra Sabawoom Dazizi e Sudesh Wickramasekara. 38 runs per il primo e 54 not out per il secondo: i cechi superano il target con tre lanci di anticipo.
L’avversario più difficile del girone, la selezione dei migliori giocatori non professionisti inglesi, mette subito in difficoltà i lanciatori azzurri. Con i suoi 37 punti, l’opening batsman Harrison Ward pone le basi per un’ottima prestazione in attacco dei Tre Leoni e, dopo di lui, ad allungare il punteggio ci pensano le 36 runs in 20 palle di Alex Mellor. In difficoltà negli overs iniziali e finali, i bowlers rendono necessaria una grande rimonta da parte della Nazionale, che però non si verifica. Migliore in campo per l’Italia Amir Sharif con due wickets al lancio e 17 punti con 3 boundaries in attacco.
Un’altra sconfitta di misura per gli azzurri nella quarta gara. Contro la Finlandia sono i lanciatori a produrre le prestazioni migliori, lasciando gli avversari a un target più che raggiungibile di 92 punti. Ma l’attacco, con la sua peggiore prestazione nei primi 4 match, non riesce a produrre la prima gioia azzurra. In difesa, le mazze avversarie vengono zittite (a parte i 44 di Aravind Mohad), con tre wickets a testa per Amir Sharif e Baljit Singh. Gli azzurri però si trovano a subire cinque eliminazioni ancora prima di arrivare a 50 punti e, nonostante un miglioramento da parte della parte bassa dell’ordine, restano a 3 punti in meno rispetto al target.