11 giocatori ciascuna. A turno 2 giocatori della squadra A in battuta affrontano 11 giocatori della squadra B al lancio.
E’ costituito da uno spazio in erba, per lo più ovale o circolare, di dimensioni maggiori di uno da calcio.
Al centro del campo si trova il pitch ovvero una striscia lunga 20,12 metri e larga 3,66.
Alle due estremità della corsia sono posti tre paletti, gli stumps, sormontati 2 bastoncini più piccoli, i bails, con i quali formano una piccola porta detta wicket.
Le squadre cercano di segnare più punti possibili e di non farsi eliminare quando sono in battuta; di non far segnare punti e di eliminare i battitori avversari quando sono al lancio. Vince chi realizza più punti.
La partita è divisa in due frazioni di gioco (innings).
Le squadre non si presentano entrambe al completo sul campo; al contrario, ciascun inning vede impegnati gli 11 giocatori di una squadra in battuta (2 alla volta), sostituiti dai compagni man mano che vengono eliminati (fino all’eliminazione del decimo battitore), e gli 11 avversari che lanciano e difendono il campo (fielder).
Dopo l’intervallo le squadre riprendono il campo a ruoli invertiti.
La squadra all’attacco è formata da un lanciatore (bowler), un ricevitore (wicketkeeper) e 9 giocatori (fielders) disposti strategicamente in campo. Quella in difesa si schiera invece solo con 2 battitori (uno per porta), dotati di una mazza per respingere la palla; quando la palla abbatte le traversine dei paletti sfuggendo al battitore questo è messo fuori gioco e di volta in volta sostituito dagli altri compagni fino a che non vengano tutti eliminati: questo comporta la fine del primo turno (inning) di gioco e il passaggio della medesima squadra dalla difesa all’attacco nel secondo e ultimo turno.
I battitori si posizionano sul pitch ognuno davanti ad uno dei due wickets. Il lanciatore, collocato ad una delle due estremità della corsia, indirizza il lancio verso il battitore all’estremo opposto.
Il battitore quando colpisce la palla può correre lungo il pitch scambiandosi di posto con il compagno. Ogni corsa (run) vale 1 punto per la squadra in battuta. Una battuta così potente da far uscire la palla dal campo rotolando vale 4 punti, 6 invece se la palla esce al volo senza aver toccato il terreno.
Ci sono tre format di cricket giocati a livello internazionale: Test match, One-Day Internationals e Twenty20 Internationals. Queste partite sono giocate secondo le regole e i regolamenti approvati dall’International Cricket Council, che fornisce anche gli ufficiali di gara.
Il Test Match è la forma tradizionale del gioco, che è stata giocata dal 1877 e ora si è stabilita in un format di cinque giorni che comprende due inning ciascuno. È considerata la forma di punta perché mette alla prova le squadre per un periodo di tempo più lungo. Le squadre devono dimostrare resistenza, tecnica e temperamento in condizioni diverse per fare bene in questo format.
Il leader della classifica MRF Tyres ICC Test Match (1 aprile di ogni anno) riceve un premio in denaro di $ 1 milione, con le successive tre squadre in classifica che ottengono anch’esse premi in denaro.
Gli One Day International, noti anche come ODI, sono un formato più tranquillo che è iniziato nel 1971 ma ha guadagnato popolarità dagli anni ’80. Si tratta di partite da un inning di 50 over per parte, in cui ci si aspetta che squadre con un mix di tecnica, velocità e abilità facciano bene. L’evento di punta dell’ICC, la Coppa del mondo di cricket ICC, viene disputato ogni quattro anni in questo formato.
Il formato 50 over si è sviluppato negli anni più recenti con l’ICC che ha anche organizzato il Champions Trophy per le prime otto squadre classificate, l’ICC Women’s World Cup ogni quattro anni e l’ICC Under 19 Cricket World Cup ogni due anni.
Twenty20 Internationals è la forma più nuova, più breve e più veloce del gioco. Questo formato di 20 over per lato ha portato nuovo pubblico dal suo avvento nel 2005 e ha anche innescato nuovi set di abilità e innovazioni. Una partita di Twenty20 International viene di solito disputata in tre ore e con enormi colpi, abili bowling e incredibili fielding è stata estremamente popolare tra i fan di tutto il mondo.
L’ICC World Twenty20 è il principale torneo internazionale T20 iniziato nel 2007 e da allora è stato ospitato altre cinque volte con l’avvento dell’ICC Women’s World Twenty20 che è stato ospitato insieme all’evento maschile dal 2009. Tuttavia, la prossima edizione, che si giocherà nei Caraibi nel 2018, sarà per la prima volta un evento autonomo.
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Il battitore deve cercare di segnare il maggior numero di punti possibili evitando però di essere eliminato.
Viene eliminato se:
Non c’è limite al numero di lanci che un battitore può ricevere; egli può, quindi, colpire solo le palle che giudica meno pericolose e limitarsi a fermare con la mazza le più insidiose oppure, se ritiene la palla non diretta sul wicket, lasciarla passare senza colpirla.
Il lanciatore deve lanciare a braccio teso e concedere pochi punti alla squadra avversaria, eseguendo lanci difficili da ribattere da parte dei battitori (lanci veloci o con effetto). Deve inoltre cercare di eliminare i battitori avversari dirigendo i lanci con precisione verso il wicket.
La palla lanciata e non battuta viene presa dal wicket-keeper che si trova dietro il battitore.
I giocatori della squadra al lancio si alternano nel ruolo di lanciatore dopo una serie di sei lanci (over) e invertono la direzione di lancio, da un wicket all’altro e viceversa.
Sono disposti sul terreno di gioco e devono intercettare la palla battuta dal battitore cercando di prenderla al volo se possibile e rinviarla al lanciatore o al wicket-keeper prima che i battitori effettuino una o più corse.
Il wicket-keeper è il difensore della squadra.
Deve cercare di prendere la palla per eliminare l’avversario.
Lo si riconosce perché è l’unico in campo ad indossare delle protezioni: un guantone imbottito palmato, un paio di parastinchi, e una maschera di protezione per il viso.